Cos’è che ci radica alla vita?

E’ l’Amore, l’ Energia prima.
Noi nasciamo da un atto d’Amore, tra nostro padre e nostra madre.
Ed anche nella natura, il frutto nasce da un accoppiamento.

Se il primo motore è l’Amore, l’altro è sicuramente l’istinto.
Se abbandonate un neonato, lui per istinto si aggrapperà a succhiare qualsiasi cosa,
comincierà a mordersi le unghie, e per istinto si aggrapperà alla prima persona
che lo prenderà in braccio, come farebbe un animale, ad esempio la famosa oca di Lorenz.
L’istinto è anche quello di sopravvivenza, bisogna sopravvivere e ci si aggrappa a qualsiasi cosa.
In questo istinto di sopravvivenza c’è una paura archetipa che è quella della morte.
Se non mangio muoio, se non amo, se non sono amato muoio.

Se non c’è amore non c’è vita, non ci può essere vita senza l’amore.

E’ l’energia Shakti dell’universo, che fa si che i fiori fioriscano e gli alberi portino frutti.
Io viaggio spesso tra i mondi, e ce ne sono alcuni
dove questo principio appare sotto forma di privazione,
dove l’universo è molto paterno ma rigido, territori in cui ci sono solo licheni, solo strutture di ghiaccio.
L’esperienza della magnificenza della Natura la viviamo nel pianeta
che è il pianeta dell’amore, la Terra è il pianeta dell’Amore.
Ed anche la curiosità può essere un aspetto di radicamento.
Infatti il bambino comincia a sperimentare, e la curiosità lo porta ad apprendere, per imitazione.
Qualcuno dice la mente….ma la mente viene molto dopo,
ad esempio la mente del bambino come consecutio temporis avviene attorno ai sei, sette, otto anni di vita.

Prima di quell’età i bambino non sperimenta solo attraverso la mente,
ma sperimenta soprattutto attraverso i sensi e la memoria sottile,
gli occhi, l’olfatto, il contatto fisico, i mondi invisibili….
Il bambino nei primi anni di vita conosce ciò che tocca, che porta alla bocca,
la bocca è il seno della madre, la conoscenza avviene attraverso il seno della madre,
il Nutrimento del Mondo, la Madre Divina…

L’istinto di sopravvivenza è alimentarsi…. sperimentare attraverso le mani.
Il processo di conoscenza. di curiosità, di consapevolezza del bambino è anche attraverso le mani.
Noi non possiamo conoscere gli altri se non li tocchiamo,
abbracciamo, se non entriamo in questo spazio di intimità.
E così non possiamo conoscere noi stessi se non ci tocchiamo profondamente,
nella nostra intimità eterica.
Quando noi sperimentiamo questa intimità con noi stessi, con la Divinità interiore,
ci radichiamo fortemente alla nostra vita.
Più siamo intimi con noi stessi, più siamo attaccati alla vita.
Il risveglio, che è la qualità più alta di questa intimità, è gioia pura.
Ami la vita e la ami in tutti i suoi aspetti, non puoi non amarla,
perchè la riconosci fortemente dentro di te,
dove l’hai trovata, in questo spazio intimo.
Quando la trovi, tu scoppi di gioia.
E ami come ama un bambino, nello stupore di Nuova Conoscenza.

©Darshana degli Elohim da incontri esperienziali
(Darshana Patrizia Tedesco, ideatrice di EOS-Energia Olografica Sistemica ®)