Qual’ è la realtà secondo voi
quella che è dentro o quella che è fuori?
Nessuna delle due, non esiste
nessuna realtà
c’è uno spazio interiore ed uno esteriore
lo spazio esteriore è lo specchio di quello interiore
quindi è la tua realtà, è la tua verità
non c’è una verità oggettiva
oggettivamente non esiste
esiste soggettivamente.
Soggettivamente esiste nel momento in cui lo affermi.
Oggettivamente, in questo momento
noi stiamo osservando questo momento
ed esso esiste
se noi non lo stessimo osservando
non esisterebbe
oggettivamente ognuno di noi sta vivendo
un proprio spazio interiore ed esteriore…
potremmo creare al centro di questa stanza
qualcosa che è l’insieme di tutti noi
impossibile….
quindi allenarci a non aver paura a lasciare il corpo fisico
che non è altro che un involucro
attraverso queste tecniche millenarie della sospensione dei sensi.
Il maestro Aivanhov dice che che non c’è cosa più terribile
che lasciare il corpo fisico,
e vagare per l’astrale.
Sapete perchè?
Perchè noi siamo protetti dal corpo
ecco perchè abbiamo paura di morire
non avere più la protezione e la corazza del corpo.
Il corpo ci protegge dalle nostre emozioni
dobbiamo ringraziare il corpo quando si ammala
perchè ci mostra, quale emozione, quale vissuto ci ha fatto star male.
Il corpo è l’involucro che ci contiene
quando non ce l’abbiamo più siamo nudi come vermi
nell’astrale noi ci presentiamo nudi
allora lì le emozioni quando non sono state lavorate
quando non c’è stato nessun lavoro di crescita sono atroci
perchè tu vedi tutto ciò che hai fatto, come amplificato.

Cos’è che costituisce il Sentiero per il Risveglio ed il Nirvana? 
Il principale sentiero indicato dai sutra del Mahayana 
è l’estirpazione degli stati mentali negativi
e dei comportamenti immorali
(incluso il desiderio egoico, l’odio, l’ignoranza
l’avidità, e un modo di vivere scorretto – come
essere un soldato o uccisore di animali)
la coltivazione delle paramita 
(perfezioni morali, come generosità e meditazione)
il condurre una vita pura ed innocua
il fedele studio, la pratica
e la venerazione del Mahaparinirvana Sutra
e la costante coltivazione meditativa dell’idea sull’eternità
l’immutabilità e l’indistruttibilità del Buddha.

Vi condivido che da quando sto canalizzando
il maestro Melchisedek 
un paio di volte, mi ha fatto fare il viaggio dei mondi
mi ha fatto vedere il mondo delle emozioni
in alcuni momenti è stato lacerante
perchè è vedere l’umanità intera..
non possiamo sottrarci …
siamo protagonisti e testimoni
di ciò che l’umanità è
noi siamo un aspetto dell’umanità
quindi tutti i mondi, come le emozioni dell’uomo
sono tutto ciò che è nel campo astrale ed è terribile
qualsiasi cosa che abbiamo fatto é lì
lì in sospeso
quando non ci siamo riappacificati rimane tutto lì…
fondamentale é lavorare sul corpo emozionale
praticare la meditazione…sospensione dei sensi…
per sapere se si sta meglio di qua o di la
dipende da come hai vissuto
di là si deve fare il conto dei livelli
il primo è quello astrale
quanto più siamo evoluti
quanto più il passaggio nell’astrale è repentino
altrimenti rischi di vagare tanto e non è piacevole
potremo identificarlo come l’inferno dantesco
e poi passare attraverso il modo mentale
che sarebbe il 4/5 piano di esistenza
che potrebbe essere il purgatorio
oltre 6 piano potrebbe essere il paradiso.
Si sta meglio?
Dipende da come hai vissuto
dipende da quanto lavoro si è fatto rispetto al karma
alle reincarnazioni
a quanto si sono imparate le lezioni di questa vita…

Secondo la tradizione yogica gli stati di Samadhi 
si possono dividere in due categorie
il “Savikalpa Samadhi” e il “Nirvikalpa Samadhi”.
L’essere umano che raggiunge il Savikalpa Samadhi 
ha raggiunto uno stato di perfetta purezza della mente
e l’eliminazione di tutti i pensieri negativi
ma permangono ancora delle fluttuazioni
e delle modificazioni mentali.
In questo stadio si manifesta un’immensa felicità
che può indurre il praticante a credere
erroneamente di essere arrivato alla meta ultima
e questo potrebbe rappresentare un ostacolo sulla via
che porta alla tappa successiva
ossia il Nirvikalpa Samadhi 
in cui le fluttuazioni della mente sono completamente assenti.
Quando un essere umano vive permanentemente
nello stato di Nirvikalpa Samadhi 
entra nello stato chiamato Sahajavastha
diventa cioè un liberato in vita
un essere che ha raggiunto la meta finale
la liberazione ultima.
In questo stato non ci si identifica più con il nostro io illusorio
e quindi con le azioni del passato
e del presente poiché esse appartengono
a quella dualità che ormai è stata trascesa
quindi il karma viene annullato
e si arriva alla perfetta comunione con Dio.

Praticare la sospensione dei sensi
e la respirazione dell’infinito
ad esempio del Kriya Yoga(1)
ci permette di fare il passaggio
meno dolorosamente possibile…
molto difficile da superare è il momento dell’estremo passaggio
perchè è lo spazio della sofferenza
quello che ci fa paura
sapere che l’atma ti sta abbandonando
se invece si è vissuto nello spazio della consapevolezza
per cui il corpo è solo l’involucro
e che la morte è un passaggio tra uno stato di coscienza
ad uno stato di coscienza altra
allora in quel momento siamo più pronti ad accettare…

Ci sono diversi metodi per arrivare
al distacco dal nostro io illusorio
il “metodo non duale negativo
in cui il praticante non si identifica più con la realtà circostante
poiché essa in realtà non esiste, è pura illusione.
Un secondo metodo è quello “non duale positivo
in cui il praticante vede Dio in tutto il Creato
e si rende conto che tutto è permeato dal Sé Supremo Immortale.
Il terzo metodo consiste nell’offrire incondizionatamente a Dio
tutti i frutti delle proprie azioni
e il Karma Yoga ne è la via maestra.
Un ultimo metodo è la pratica del Bhakti Yoga 
in cui il praticante si abbandona completamente
alla volontà e all’Amore Divino.

Quando si arriva allo stato di liberazione
si trascende il mondo illusorio e la morte
e non c’è più separazione tra il sé individuale e Dio.
Colui che arriva alla liberazione ultima
vive in uno stato di eterna beatitudine.

Il respiro dell’infinito ci aiuta anche 
nel sostenere il passaggio verso la Nuova Era 
e quindi a soffrire di meno
sapendo che è solo un passaggio
sapendo che ognuno fa questo passaggio
nel tempo giusto che ha sottoscritto
e che niente è lasciato al caso
nella legge giusta dell’Universo Divino.
Il supremo Buddha primordiale
Samantabhadra (la stessa Mente Risvegliata)
che insegna come Egli “sia tutto”
e che tutte le cose sono “Un Unico Sè”
cioè, l’assoluta pura Mente del Buddha.

(1) Kriya Yoga é una tecnica per l’evoluzione della Coscienza umana
è l’arte scientifica della perfetta unione con Dio
rinata nell’era moderna per il bene di tutta l’umanità
grazie a Mahavatar Babaji
(lo stesso menzionato da Paramahansa Yogananda
nel suo celebre libro “Autobiografia di uno Yogi”).

Fine terza parte

Darshana degli Elohim , dai corsi di meditazione 2011

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