“Sono le azioni degli uomini che fanno la Storia degli uomini. Le azioni degli uomini non fanno la Storia di Dio.
La morte della prima persona umana sulla terra è stata un assassinio.
Come spesso accade tra fratelli, Caino e Abele erano diversi e in conflitto. Caino, agricoltore sedentario e Abele, un pastore di greggi (Gen 4,2). Caino offre pochi frutti al Signore . Abele offre invece il meglio che ha. (Gen 4,3s).
Nella Bibbia che personifica Dio come il ‘Padre’ che accetta i doni di Abele ma non gradisce quelli di Caino, si narra che quest’ultimo come reazione alla scelta divina, ( all’errore del Padre che fa distinzioni?) si irrita con la collera in volto ( «cade» v. 5).
Dio decide di intervenire ammonendolo «PERCHÉ SEI IRRITATO E PERCHÉ È ABBATTUTO IL TUO VOLTO? SE AGISCI BENE, NON DOVRAI FORSE TENERLO ALTO? MA SE NON AGISCI BENE, IL PECCATO È ACCOVACCIATO ALLA TUA PORTA; VERSO DI TE È IL SUO ISTINTO, MA TU DOMINALO»
Cerca di attirare Caino sui rischi insiti nelle sue intenzioni. Le parole divine mostrano un’alternativa tra «se…, se non» che indicano a Caino le conseguenze della sua azione, con il riferimento alla posizione del suo volto (Gen 49,9.14).
E’ qui che si ha menzione del «peccato». Sia l’ammonimento, che la richiesta di dominare l’impulso malevole del peccato sono inascoltate. (idem per Eva in Gen 3,16). Caino non risponde al Padre Dio e si volge con rabbia verso Abele (Gen 4,8).
Tra i due fratelli seguirà un alterco il cui contenuto non viene citato forse proprio per sottolineare la mancanza di comunicazione tra i due e Caino ritiene di non avere nulla da dire al fratello.
Una volta giunti in campagna, il regno del serpente, si arriva all’omicidio. (Gen 3,1.14,).
Dio chiederà conto del fratello ma Caino mentirà fino a confessare con il peso della colpa. Sarà perdonato ma vagherà fuggiasco per sempre, simbolo di conflitto e prevaricazione.
Una suggestione contemporanea di opposizione tra ‘cultura’ e ‘natura’, tra sfruttamento dell’ambiente e riconoscimento della naturalità dell’Uomo, tra ‘territorio e sovranità’ tra ‘conflitto e delitto’.
Darshanaji