INDIA Diario di viaggio 
10 settembre 2012

 

Arriviamo al Campus tre, a 100 km da Chennai,

nell’India meridionale, in piena notte dopo una gimcana del mio taxi

tra i camion parcheggiati lungo la strada sconnessa di una superstrada

con la poggia battente e i clacson strombazzanti

come un concerto di cornamuse.

Poi all’improvviso nella campagna fitta di alberi di staglia

un palazzo bianco con guglie da mille e una notte.

E’ il tempio di Amma e Bhagavan, gli avatar illuminati che hanno fondato

la Oneness University.. una vera e propria scuola di crescita

personale e spirituale nata con l’intento di formare operatori in

grado di aiutare l’umanità verso il Risveglio della Coscienza

nell’Unità e si basa sugli insegnamenti dei loro fondatori,

su rituali sacri di guarigione spirituale e soprattutto sul trasferimento 

di energia pranica chiamata Diksha.

L’azione dirompente che la Oneness Diksha sta avendo in tutto il mondo

da alcuni anni é ormai un dato certo,

milioni di persone nel mondo hanno ricevuto un diksha,

di cui buona parte sono diventati a loro volta diffusori

degli insegnamenti come diksha trainer o giver contribuendo così

all’evoluzione del pianeta e della sua umanità..

Il tempio é una cattedrale di oltre mille metri quadri, tra alberi di

mango secolari, piante dai fiori gialli bellissimi e cespugli fitti

tagliati con cura, dove nelle cerimonie ufficiali si radunano decine

di migliaia di persone da tutta l’India e dal mondo intero per

onorare gli insegnamenti di AmmaBhagavan.

Qui trascorrerò parte della mia permanenza alla Oneness

University per approfondire il corso trainer.

Ma la maggior parte dei 10 giorni di ritiro sarò al Campus tre,

uno degli undici campus sparsi su migliaia di ettari tra le montagne

di Varadajahpalem nel distretto di Mandal, Chittor.

Al tempio ritorneremo per i darshan ( benedizioni)

e per alcuni rituali.

La destinazione é la meta ma il viaggio è il processo della vita che

per me si dipana tra strade e territori sempre nuovi da esplorare.

In questa prima notte nella terra di Ghandi e di Tagore, di Babaj,

di Krishna, Lakshmi e Ganesh, i profumi e i suoni della grande

terra dei Veda, si affastellano tra paesini di baracche variopinte

e ornate di virtuosi arabeschi, deità e tabernacoli votivi , luci

colorate e ombre lunghe tagliate dai fari del modernissimo taxi

lanciato a tutta velocità, aria condizionata e bajan trasmessi da una

radio locale.

Nel cuore ho l’intento di aprirmi a questa esperienza come un

bimbo che va al luna park per la prima volta.

Non ho giudizi ma solo curiosità,

amore e desiderio di condivisione.

E di sorpresa in sorpresa il campus si rivela splendido in perfetto

stile college inglese, con casette basse a due piani, colori pastello

tenui, terrazze, balconi arabescati, giardini curatissimi.

Al mattino presto una silenziosa e solerte squadra di inservienti

indiani con divisa blu, si prende cura di tutto, con meticolosità ed

efficienza.

La devozione si percepisce, come anche la gratitudine verso

l’opera di alfabetizzazione che AmmaBhagavan hanno svolto nel

passato per centinaia di bambini indiani.

Operato che é continuato poi con un progetto di riqualificazione

territoriale per 100 villaggi,

e la focalizzazione della Oneness University in un sapiente

sincretismo tra oriente e occidente, condotto da una squadra di

dasa, insegnanti formati da un lungo apprendistato sacro con

AmmaBhagavan.

Il corso trainer affronterà il concetto fondamentale del Movimento

Oneness, riguardo la trasformazione interiore e il Risveglio.

Essi non possono essere ottenuti attraverso semplice sforzo

ma sono una benedizione o un qualcosa che accade.

Ogni trasformazione, come insegnano SriAmmaBhagavan,

é neurobiologica, richiede un diverso cablaggio del cervello.

Questo cambiamento fisico nel cervello necessita l’intervento di

qualcosa ben più grande della nostra mente: l’Intelligenza Divina

o Presenza o Super Coscienza.

Così come é accaduto ai tanti Maestri Risvegliati

del passato e del presente, producendo un enorme salto di coscienza.

Questo il tessuto e lo scopo delle tante pratiche meditative

che hanno preparato il corpo e la mente ad accogliere questa

benedizione.

Nel Movimento Oneness questa benedizione o Grazia fluisce in

noi tramite il fenomeno dell’energia Diksha .

Sri AmmaBhagavan , avatar nati per aiutare l’umanità, dicono

anche che gli stati di coscienza possono essere dati o trasferiti ad

altri, come la conoscenza o come qualsiasi altro bene materiale,

così come nell’antica tradizione dell’Iniziazione i Maestri

Risvegliati trasferivano la loro Saggezza i il loro stato di coscienza

ai discepoli.

Per quasi trent’anni ho temprato il mio corpo e il mio spirito

attraverso un lungo cammino che mi ha fatto conoscere tante

tecniche, pratiche e Maestri.

Ora era giunto il tempo di approdare nel giardino fiorito

del Tutto ciò che E’.

Negli ultimi anni nei miei frequenti stati di risveglio la chiamata

del mio divino Sé mi ha fatto conoscere il Diksha e con esso ogni

cosa si é amplificata, ricompattata.

Una lunga matassa di vita in vita si é dipanata per disegnare il

tessuto della resa e dell’abbandono alla Divina Coscienza.

Darshana Patrizia Tedesco

“…Siamo abituati ad identificarci completamente con i nostri

pensieri ed emozioni. Quando siamo sopraffatti dalla rabbia

sentiamo di essere arrabbiati, più che notare

che l’ondata di rabbia emerge, ci attraversa e se ne va.

Perciò ne diventiamo schiavi, ci domina e perdiamo ogni

possibilità di scelta.

Lo stesso accade con le nostre credenze,

le difendiamo come se fosse in gioco la nostra vita.

La gente che riceve il Diksha afferma che

questa abitudine tende a placarsi in fretta e che il cambiamento

nel cervello permette di sperimentare pensieri ed emozioni in

modo distaccato… é la forza del divino che risveglia l’umanità

verso il suo pieno potenziale: il salto evolutivo che dobbiamo fare

insieme per entrare nella prossima fase della nostra esistenza..”.

Arjuna Ardagh ” Risvegliarsi all’Unità” Macro Ed. 2008

 

 

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